L’oro è usato principalmente nel settore dell’oreficeria e della gioielleria, tuttavia non tutti sanno che ha altre destinazioni d’uso: infatti questo metallo è un eccellente conduttore di calore ed elettricità e per questo viene ampiamente sfruttato nell’industria elettronica. Inoltre lo si utilizza anche nel settore della farmaceutica, dell’informatica, degli strumenti di precisione e dell’energia.
In particolare è l’industria dei computer e dei dispositivi elettronici a usarne la maggior quantità: infatti l’oro impiegato per realizzare i circuiti interni di queste apparecchiature si aggira su varie tonnellate ogni anno. Proprio per il fatto di resistere perfettamente all’azione degli acidi, di essere antiossidante e di avere un’ottima conduttività elettrica e termica, l’oro è presente in ogni elemento interno dei computer: la quantità presente è veramente minima, tuttavia la scheda madre, la memoria RAM, le schede di espansione e molti altri componenti non potrebbero funzionare senza circuiti in metallo prezioso.
Al mondo si trovano vari giacimenti di oro in forma di miniere primarie (quelle che si estendono nel sottosuolo) e di miniere secondarie, cioè i depositi alluvionali. Nella maggior parte dei casi si ha a che fare con i giacimenti del primo tipo in quanto sono quelli più diffusi: questa tipologia di miniere, tuttavia, necessita di modalità di estrazione più complesse, in quanto il metallo prezioso è unito a scorie o altre sostanze. Di conseguenza è necessario lavarlo e sottoporlo a trattamenti chimici prima di avere oro puro. Il metallo aurifero viene estratto per la maggior parte in Sudafrica (il Paese copre circa il 60% della produzione mondiale di oro), in Australia, in Russia, negli Stati Uniti e in Canada.
A causa del costo notevole dell’oro, che negli ultimi anni non ha fatto che aumentare, si è diffusa sempre più la tendenza a recuperare il metallo presente nelle componenti elettroniche. All’inizio questa attività era in pratica appannaggio delle sole aziende elettroniche, che ritiravano i propri dispositivi vecchi oppure rotti dai proprietari che acquistavano un modello nuovo. Gli apparecchi elettrici o elettronici vengono quindi disassemblati così da poter riciclare le varie componenti una per una ed estrarre i metalli utili contenuti. In questo modo si recupera non solo l’oro, ma tanti altri metalli.
Il recupero dell’oro vecchio dai cellulari e dalle apparecchiature elettroniche si fonda sia su ragioni economiche che ecologiche: infatti in questo modo si inquina di meno, si ha un minore impatto ambientale e si mettono in atto i principi dell’economia circolare. Sono sempre di più le persone che si dedicano a questa attività: spesso l’idea che sta alla base di questo comportamento è di diminuire la quantità di rifiuti tecnologici da smaltire. Tuttavia per riuscire a ottenere quantità di oro che valgano la procedura è necessario avere molti componenti elettronici. Interventi fai da te sono sconsigliati, in quanto bisogna usare sostanze tossiche come il cianuro e altri acidi: per questo è meglio affidarsi a esperti del settore oppure ad aziende specializzate. Così sono garantite le necessarie misure precauzionali per salvaguardare la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Inoltre bisogna tenere a mente che negli ultimi anni si sono diffuse tecniche a basso impatto ambientale, basate non sull’uso di acidi ma di una sostanza derivata dall’amido: si tratta dell’Alfa-Ciclodestrina, che separa l’oro dalle altre parti elettroniche senza inquinare.
Di conseguenza è possibile affidarsi a un’azienda, a un consorzio del settore oppure a un banco metalli: qualunque sia la soluzione scelta è necessario prima di tutto isolare le parti contenenti il metallo aurifero. Per questo motivo bisogna avere conoscenze minime di elettronica, così da sapere come funziona un computer. Da una tonnellata di scarti elettronici e informatici si estraggono 15-18 grammi di oro: di conseguenza si può capire come questa procedura di recupero abbia effetti economici solo se riguarda grandi quantità di materiale. Invece i vantaggi per l’ambiente sono immediatamente percepibili. Tuttavia per le aziende si tratta di una strada interessante, considerando come nel settore dell’elettronica e dell’informatica spesso si impiega l’oro 24 carati, cioè puro. Infatti in questo modo la conduttività termica ed elettrica del materiale è più alta; al tempo stesso non è necessario unire all’oro altri metalli per renderlo meno tenero, come accade invece per i gioielli.